Prezzi case Milano – Come influiscono piano e ascensore
Prezzi case Milano: come influisce il piano e la presenza dell'ascensore

Sommario
- Quanto incide l’ascensore sul valore?
Le differenze di prezzo per case con e senza ascensore. - Prezzi per piano a Milano
Variazioni fra piano terra, piani intermedi e piani alti nei diversi quartieri. - Quartieri più richiesti
Confronto fra Centro Storico, CityLife, Navigli, Porta Romana e periferia. - Trend 2019-2024
Perché a Milano gli immobili senza ascensore si sono rivalutati più di quelli con ascensore. - Fattori da considerare
Luce, vista, spese condominiali, efficienza energetica e normativa. - Consigli per venditori e acquirenti
Come valutare casa in base al piano; conviene installare un ascensore? - Domande frequenti
Risposte rapide su valore per piano, ascensore e investimenti.
Il valore dell’ascensore: perché incide sul prezzo
La presenza di un ascensore è una delle variabili più determinanti nella stima di un appartamento. Secondo l’osservatorio immobiliare gli appartamenti con ascensore costano in media il 21 % in più rispetto a quelli senza, con un prezzo medio nazionale di circa 2.400 €/m² contro 2.000 €/m². Questa differenza è maggiore nelle città del Sud e delle Isole – Bari (+54 %), Palermo (+51 %), Catania (+35 %), Napoli (+34 %) – mentre a Milano l’ascensore aggiunge circa il 16 % al prezzo
Il motivo principale è pratico: salire scale ai piani alti senza ascensore limita fortemente la platea di potenziali acquirenti e rende l’immobile meno appetibile per famiglie, anziani e professionisti. L’ascensore è quindi un benefit percepito, che aumenta comfort abitativo, accessibilità e qualità della vita. In condomini oltre il terzo piano, la sua assenza è un handicap che quantifica in un deprezzamento del 5‑10 %, mentre la presenza porta un +5 %.
A Milano i palazzi costruiti fra Ottocento e Novecento spesso non erano dotati di ascensore. Negli ultimi anni molti condomini hanno deliberato l’installazione, ma molti edifici nei quartieri storici come Brera, Navigli, Porta Venezia o Isola ne sono ancora privi. Ciò crea un mercato duale: da una parte gli immobili in palazzi signorili con ascensore e servizi moderni, dall’altra le soluzioni in stabili più datati ma situati in posizioni centrali, che restano richieste da acquirenti giovani o investitori.
Variazioni di prezzo nelle principali città italiane
L’analisi evidenzia che il divario di prezzo fra case con e senza ascensore varia a seconda della città. A Bari il prezzo con ascensore è addirittura 54 % più alto rispetto a senza, seguita da Palermo (+51 %) e Catania (+35 %) Torino è l’unica città del Nord con un gap comparabile (+39 %). A Firenze l’incidenza è molto minore (+10 %), mentre a Roma è +11 %, dimostrando che nelle metropoli a prezzi elevati l’ascensore resta importante ma non determina differenze così marcate.
A Milano, il gap si assottiglia al 16 %. Questo dato può sorprendere ma è legato al fatto che molti edifici senza ascensore si trovano nei quartieri storici più centrali e prestigiosi. Il valore della posizione compensa la mancanza di comfort, soprattutto per chi cerca un pied-à-terre o un investimento da mettere a reddito. La stessa ricerca mostra che tra il 2019 e il 2024 gli immobili senza ascensore a Milano hanno registrato una crescita del valore del 51,5 %, superiore al +40,3 % delle case con ascensore. In altre parole, a parità di metratura la domanda ha spinto in alto il prezzo anche per soluzioni “scomode” ma centrali, attratte dalla scarsità di offerta.
Prezzo per piano: come varia a Milano
Oltre all’ascensore, il piano incide in maniera decisiva sul valore. Le linee guida definiscono un coefficiente di merito pari a +5 % per i piani alti con ascensore e –10 % per il piano terra senza giardino. In altre parole, chi vende un appartamento al quinto piano con ascensore può aspettarsi di spuntare un prezzo leggermente maggiore, grazie a vista panoramica, maggiore privacy e minore esposizione ai rumori della strada. Al contrario, il piano terra, soprattutto se privo di spazio esterno, è considerato meno attrattivo e viene scontato.
Piano terra
Gli appartamenti al piano terra a Milano hanno due volti. Nelle zone semicentrali e periferiche, dove le palazzine dispongono di cortili e giardini, un piano terra con giardino privato può essere molto ricercato, offrendo uno spazio esterno che, secondo lo studio di Immobiliari.it/Realitycs aggiunge circa il 6,6 % al valore. Tuttavia, l’assenza di ascensore in stabili con più di tre piani può penalizzare la valutazione: si stima un –5/10 %. Nei quartieri centrali come Porta Venezia o Brera, i piano terra senza ascensore sono spesso destinati a uffici o negozi, mentre le abitazioni si collocano ai piani superiori.
Piani intermedi (1º–3º)
I piani intermedi rappresentano il compromesso più frequente: garantiscono accessibilità con pochi gradini e, nelle palazzine senza ascensore, sono i più richiesti. Il premio in termini di vista e luminosità è contenuto, ma la domanda resta stabile perché costi e spese condominiali sono generalmente inferiori rispetto ai piani alti. In zone come Navigli, Isola o Città Studi, gli appartamenti al secondo o terzo piano senza ascensore mantengono un buon rapporto qualità‑prezzo. La presenza dell’ascensore, quando disponibile, consente però di ampliare la platea di acquirenti e ridurre i tempi di vendita.
Piani alti e attici
I piani alti con ascensore sono considerati un prodotto premium: con un +5 % rispetto al valore base, ma nelle zone più prestigiose di Milano l’incremento può essere maggiore. Ad esempio:
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Centro Storico e Brera: attici con ascensore e terrazzi panoramici superano i 10.000 €/m², con differenze anche del 30 % rispetto ai piani intermedi.
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CityLife e Porta Nuova: nei grattacieli residenziali come le Torre Hadid o Torre Solaria, l’effetto piano si traduce in differenze significative: i piani più alti vengono venduti a +15/20 % rispetto ai piani bassi, grazie a vista sullo skyline e servizi esclusivi.
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Porta Romana e Bocconi: qui le palazzine tipiche anni ’50‑60 con ascensore mostrano un premio più contenuto, intorno al 5‑10 %, ma la domanda per piani alti è sostenuta da studenti e professionisti.
Negli edifici senza ascensore, i piani alti sono meno richiesti e presentano un prezzo più basso. Tuttavia, stando agli ultimi dati si evidenzia che a Milano queste case si sono rivalutate più di quelle con ascensore negli ultimi cinque anni. Il motivo risiede nella scarsità di offerta: pochi immobili storici in posizione centrale (es. Navigli o Brera) rimangono privi di ascensore e, proprio per questo, attraggono investitori disposti a pagare di più per la posizione, accettando lo sforzo di qualche piano di scale.
Quartieri di Milano: analisi comparata
Centro Storico – Duomo, Brera e Montenapoleone
Nel cuore di Milano il prezzo al metro quadro supera facilmente i 9.000 €. Qui la presenza dell’ascensore è quasi scontata nei palazzi recenti, mentre gli edifici storici privi di ascensore offrono metrature ampie in stabili d’epoca. Un appartamento al terzo piano senza ascensore a Brera può valere 8.500 €/m², mentre uno con ascensore sale a circa 9.800 €/m² (+15 %). Gli attici con terrazzo e vista Duomo si collocano oltre 13.000 €/m². L’effetto piano è amplificato: al terzo piano senza ascensore, scende di 5‑7 %, mentre l’ascensore aggiunge almeno 5 % per ogni piano in più.
CityLife e Porta Nuova
Questi quartieri rappresentano il volto contemporaneo della città. I grattacieli e i complessi residenziali di CityLife offrono ascensori veloci, portineria, palestra e terrazze panoramiche. Qui il prezzo medio 2025 si aggira fra 7.000 e 9.000 €/m², con differenze per piano fino al 20 %. L’effetto dell’ascensore è essenziale: senza di esso gli edifici non vengono progettati, pertanto il discorso non si pone. In Porta Nuova, torri come Bosco Verticale e Torre Solaria presentano differenze di prezzo dell’ordine di 1.500 € per metro quadrato fra piani medi e piani alti. Chi vende un appartamento ai piani superiori può contare su buyer internazionali disposti a pagare un forte premium per la vista su skyline e parco Biblioteca degli Alberi.
Navigli e Porta Genova
L’atmosfera bohemienne dei Navigli attira soprattutto giovani professionisti e investitori per affitti brevi. Gli edifici sono spesso storici, con scale ripide e senza ascensore. Le quotazioni variano fra 5.000 e 7.000 €/m²; la presenza dell’ascensore influisce modestamente (+10 %), ma i piani alti senza ascensore hanno comunque mercato grazie al fascino delle mansarde. L’impatto del piano su prezzo si traduce in una differenza di circa 300–500 €/m² fra piano alto con ascensore e piano medio senza.
Città Studi e Lambrate
In questa zona universitaria e residenziale, i prezzi sono più accessibili (4.500–5.500 €/m²). Gli edifici anni ’50‑60 presentano spesso ascensori di piccole dimensioni. L’effetto piano si aggira sul +5 % per i piani alti con ascensore, mentre i piano terra senza giardino subiscono sconti del 5‑10 %. Gli studenti ricercano soprattutto bilocali al primo o secondo piano per comodità; i piani alti sono più apprezzati da famiglie per tranquillità e vista.
Periferia Nord e Sud (Niguarda, Ripamonti, Baggio)
Nelle zone periferiche i prezzi scendono a 3.000–4.000 €/m². Qui il piano incide meno sul valore perché la domanda è più guidata dal prezzo complessivo che dalla vista. Tuttavia, un appartamento al sesto piano con ascensore può valere 4.200 €/m², contro i 3.900 €/m² del secondo piano. L’assenza di ascensore riduce notevolmente la platea di acquirenti, soprattutto tra gli anziani.
Trend 2019‑2024: rivalutazione inattesa dei piani senza ascensore
Una delle scoperte più interessanti riguarda l’evoluzione dei prezzi negli ultimi cinque anni. A livello nazionale, il valore degli immobili con ascensore è aumentato del +10,2 % tra il 2019 e il 2024, mentre quello degli immobili senza ascensore del +10,7 %. A Milano la differenza è ancora più marcata: +51,5 % per case senza ascensore contro +40,3 % per case con ascensore.
Come spiegare questo fenomeno? Le ragioni principali sono:
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Riqualificazione del patrimonio storico: molti immobili senza ascensore si trovano in edifici d’epoca nei centri storici; la domanda crescente per queste zone ha spinto i prezzi al rialzo.
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Nuove fasce di acquirenti: giovani professionisti e investitori scelgono appartamenti senza ascensore per contenere il budget e vivere in zone centrali.
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Scarsità di offerta: la disponibilità di edifici senza ascensore è limitata, soprattutto nelle zone centrali di Milano e Venezia, quindi la domanda supera l’offerta.
La tendenza dimostra che la presenza dell’ascensore non è l’unico fattore a determinare la rivalutazione; in città come Milano la posizione può compensare l’assenza di comfort.
Fattori da considerare oltre a piano e ascensore
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Luminosità e vista: un’esposizione panoramica verso sud o ovest aggiunge fino al 10 %. In zone con edifici alti, la vista sullo skyline ha un valore premium.
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Efficienza energetica: immobili in classe A o B valgono circa +5 % rispetto a quelli in classe G. Le ristrutturazioni energetiche aumentano il comfort e riducono i costi di gestione.
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Spazi esterni: un terrazzo o giardino può aggiungere fino al 15 % al valore. Nei piani alti, un balcone incrementa l’attrattiva; nei piano terra, il giardino compensa la mancanza di vista.
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Stato manutentivo: edifici ristrutturati o nuovi ottengono un premio di circa +5 %, mentre immobili da ristrutturare subiscono sconti.
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Spese condominiali e normative: la manutenzione dell’ascensore comporta costi; in condomini storici l’installazione richiede permessi e maggioranze assembleari. Dal 1998 la legge italiana impone l’accessibilità per gli edifici di nuova costruzione, mentre per quelli esistenti sono previsti incentivi fiscali.
In breve
Punto chiave | Indicazione |
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Premium medio per ascensore | Le case con ascensore costano in media il 21 % in più; prezzo medio 2.400 €/m² vs 2.000 €/m² |
Differenza a Milano | Il gap in città è circa 16 %; a Bari arriva al 54 % e a Firenze scende al 10 % |
Influenza del piano | +5 % per piani alti con ascensore e –10 % per piano terra senza giardino |
Trend 2019‑2024 | A Milano gli immobili senza ascensore sono aumentati del 51,5 % contro il +40,3 % delle case con ascensore |
Quartieri premium | In Centro Storico e CityLife l’effetto piano si traduce in differenze di 15‑20 %, mentre in Navigli e Città Studi resta intorno al 5‑10 % |
Domande frequenti (FAQ)
Quanto incide l’ascensore sul prezzo di un appartamento a Milano?
L’ascensore incide in media per il 16 % a Milano. Gli appartamenti con ascensore hanno un prezzo medio nazionale di 2.400 €/m², contro 2.000 €/m² per quelli senza. Il gap varia per quartiere: nei quartieri più centrali la posizione può ridurre la differenza, mentre nelle periferie il comfort pesa di più.
I piani alti valgono sempre di più?
Non sempre, un piano alto con ascensore aggiunge circa il 5 % ma in edifici senza ascensore il prezzo può scendere perché il comfort diminuisce. Nei grattacieli moderni di CityLife e Porta Nuova, i piani alti valgono fino al 20 % in più grazie alla vista panoramica; negli stabili storici senza ascensore, invece, i piani intermedi sono più richiesti.
Conviene installare un ascensore in condominio?
L’installazione dell’ascensore può aumentare il valore degli appartamenti del palazzo fino al 21 %. Tuttavia, la decisione dipende dai costi (che variano da 15.000 a oltre 30.000 € per unità), dalla fattibilità tecnica e dall’approvazione dell’assemblea condominiale. In molti casi gli incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche permettono di recuperare parte della spesa.
Qual è il piano migliore per investire a Milano?
Per gli investitori che cercano rendimento da locazione, i piani intermedi (1º–3º) offrono il miglior rapporto qualità‑prezzo: costi più contenuti e buona domanda da studenti e giovani lavoratori. I piani alti con ascensore in zone centrali generano plusvalenze maggiori ma richiedono investimenti iniziali più elevati. I piani senza ascensore possono rappresentare occasioni interessanti in quartieri storici ad alta domanda, ma il target di riferimento è più ristretto.
Come influisce il quartiere sul premio per piano e ascensore?
Nei quartieri di lusso come Centro Storico, Brera e CityLife, la vista e il contesto esclusivo fanno sì che l’effetto piano superi il 10‑15 %. Nei quartieri popolari o periferici (Niguarda, Baggio), la differenza scende al 5 %. La presenza di un ascensore è più penalizzante nei palazzi alti di periferia, mentre nei centri storici l’assenza viene mitigata dal fascino dell’edificio e dalla posizione.
Conclusione
Scegliere il piano giusto e valutare la presenza dell’ascensore sono decisioni cruciali sia per chi vende sia per chi compra a Milano. Le statistiche mostrano che, in media, un ascensore aggiunge circa il 16 % al prezzo nel capoluogo lombardo, ma i piani senza ascensore nei quartieri storici si sono rivalutati oltre il 50 % negli ultimi cinque anni. In definitiva, posizione, piano, ascensore, vista, efficienza energetica e spazi esterni sono variabili da ponderare attentamente.
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